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VISA, pagamenti elettronici: “Il trend di crescita è destinato a durare”

VISA, uno dei main partner del Salone dei Pagamenti e leader mondiale nel mercato delle carte di credito con 2,5 miliardi di carte in circolazione e un volume complessivo di 109 miliardi di transazioni (dati aggiornati al 2015), ha dato conferma del fatto che la pandemia è riuscita ad accelerare la diffusione dei pagamenti digitali in Italia, una nazione da sempre affezionata al contante. Secondo Enzo Quarenghi, country manager di VISA Italia, in un anno come questo è molto difficile fare pronostici, ma sicuramente, se la situazione dovesse protrarsi, il trend di crescita relativo a tutti gli aspetti dei pagamenti elettronici sarà destinato a durare.

Secondo Visa i trend di crescita davvero importanti, non sono solo lato consumatori e la loro propensione agli acquisti online e alla richiesta di carte prepagate (che gli italiani preferiscono per fare acquisti online), ma il vero punto di svolta sta nel cambiamento di mentalità delle piccole e medie imprese italiane che nella prima parte del lockdown si sono trovate in difficoltà e senza nessuna fonte di reddito e hanno dovuto dotarsi in corsa di piattaforme per la distribuzione dei loro prodotti su internet. 

VISA ha messo a disposizione il suo knowhow per rendere questo passaggio verso il cashless più sicuro possibile; ha investito molto su applicazioni quali il “Visa Token Service” in modo che ci sia un bassissimo tasso di frode perché non viene più utilizzato il numero della carta di credito per le transazioni, ma un codice univoco che viene distrutto immediatamente dopo che la transazione sia stata effettuata. Un’altra funzionalità messa a disposizione è il “Visa Direct” che permette di muovere denaro in maniera rapida un anche da un capo all’altro del mondo. Visa, in questo momento, si è posta anche accanto alle piccole e medie imprese, lanciando, insieme a partner come Nexi e Vidra, una piattaforma che sia in grado di accompagnarle verso la digitalizzazione e la costruzione della loro presenza nel digitale anche con attività di formazione. 

Durante la pandemia i consumatori online e i pagamenti digitali sono sicuramente aumentati, ma anche dopo la pandemia questa tendenza potrebbe continuare, basti vedere come nei Paesi Nordici il digitale è un volano per l’economia e rappresenta il 95% dei consumi delle famiglie. L’importante soprattutto per le piccole e medie imprese è non farsi trovare impreparati e l’unica soluzione è continuare ad investire e consultare imprese attive in business correlati come ad esempio start-up del mondo fintech, che hanno già sviluppato un’ottima conoscenza del mondo dei pagamenti digitali innovativi e dei servizi a valore aggiunto e sono in grado di creare connessioni tra i servizi di loyalty, il mondo dei pagamenti e le reti commerciali.